XX SECOLO
Nel 1961, la mostra fu inaugurata dall’allora sindaco Giorgio La Pira e si caratterizzò per la vivace e spontanea partecipazione del Presidente del Consiglio dei Ministri Amintore Fanfani. La presidenza del Comitato esecutivo passò al Principe Giovanni Ginori Conti.
Un’edizione che fu anche vetrina del mondo dello spettacolo e del cinema, con presenze quali la spumeggiante Josephine Baker, la divina Greta Garbo, l’esplosiva Sofia Loren, il regista e attore americano John Huston, l’altera Silvana Mangano accompagnata da Mauro Bolognini, la garbata Paulette Goddard con Erich Maria Remarque, testimoni di quel mondo raffinato del jet-set.
Il dato più significativo della Mostra dell’Antiquariato di Firenze fu che mutò sostanzialmente la percezione dell’antiquario, da mero scopritore di anticaglie a raffinato conoscitore delle forme e dei colori che l’arte, attraverso il tempo, si è data.
In quegli anni cresceva una giovane generazione di storici dell’arte votata allo studio sistematico e capillare intorno ai vari comparti dell’antiquariato finalizzata alla valorizzazione storica e documentale e Il gusto imperante era prettamente orientato al tardo rinascimento, al Settecento veneziano e agli arredi francesi del XVIII secolo.
Il successo della manifestazione si allargò a tutto il tessuto cittadino, con rievocazioni storiche che richiamavano un grande numero di curiosi, ed eventi mondani dal carattere fastoso. L’esposizione col trascorrere degli anni divenne un must, non più rivolta a una ristretta cerchia di esperti e collezionisti, ma anche a una nascente e florida borghesia che si era affermata col boom economico.
L’alluvione del 4 novembre 1966 fu per gli antiquari fiorentini una catastrofe senza pari, ma nonostante ciò l’anno seguente la mostra aprì regolarmente, grazie anche allo sforzo e al lavoro dell’intera città sotto la guida del sindaco Piero Bargellini.
Dal 1959 al 1975 sede della manifestazione fu Palazzo Strozzi nel centro storico di Firenze. Nel 1977 la Biennale fu costretta a trasferirsi a Palazzo Giuntini, a causa dell’inagibilità della precedente sede, per poi ritornarvi due anni dopo e fino al 1993. Nel frattempo, nel 1986, Guido Bartolozzi subentrò nella Segreteria Generale ai fratelli Bellini e la mostra prese definitivamente il nome di Biennale Mostra Mercato Internazionale dell’Antiquariato. Nel 1995 la Biennale si trasferì al Palazzo degli Affari, progettato da Pier Luigi Spadolini, per poi spostarsi nel 1997, questa volta definitivamente, in Palazzo Corsini sull'Arno.